Incontro informale in municipio con il solo De Baptistis della Ssd Città di Teramo: se ne riparlerà il 24 agosto. Intanto la società scrive agli imprenditori per trovare fondi e dirigenti. Cinque gli obiettivi: oltre al settore giovanile anche restituire in 4 anni lo stadio Bonolis alla città…
TERAMO – Entità dei contributi iniziali, indicazione della liquidità realizzata e maggiori dettagli sullo sviluppo nei prossimi tre anni del calcio giovanile, di quello femminile e delle attività sportive dedicate ai portatori di disabilità: sono questi gli aspetti particolari del progetto calcistico ‘Rinascimento teramano’ che la Commissione comunale presieduta dall’avvocato Gianni Gebbia vuole meglio valutare e che ha chiesto, nel primo incontro informale tenutosi questa mattina in municipio, al rappresentante della nuova Ssd Città di Teramo, Romolo De Baptistis, che era accompagnato dal commercialista di fiducia, Marco D’Alfonso.
Appuntamento dunque al prossimo 24 agosto, vigilia dell’udienza dinanzi al Consiglio di Stato per il destino dell’altra società che spera ancora di giocar in serie C o di vedersi affidare una Serie D in sovrannumero. In quell’occasione alla riunione dovrebbero partecipare anche Lorenzo Ponzuoli, indicato da più parti come il capo-cordata, ed Edy Rastelli. Nel primo confronto di questa mattina con la Commissione, sembra di capire che giustamente è la solidità economica di partenza che viene passata al vaglio, in una verifica preliminare che anticipa quella sicuramente più approfondita che la Figc farà in seconda battuta quando riceverà la proposta di proseguire a fare calcio a Teramo.
Verifica, questa della Commissione, sacrosanta anche in virtù del fatto che il progetto arriverà sul tavolo del presidente federale Gabriele Gravina con l’eventuale ‘benedizione’ del sindaco Gianguido D’Alberto. Allo stato attuale De Baptistis “ha fatto presente – cita una nota del Comune diffusa nel pomeriggio – di essersi attivato e di aver reperito sufficienti risorse e che altre verranno recuperate nei prossimi giorni, dopo la riapertura delle attività imprenditoriali e commerciali, a causa del periodo feriale”. Tra l’altro anche da queste risorse economiche potrebbe dipendere la decisione di partecipare al Campionato di serie D o a quello di Eccellenza.
Per il resto, come esposto in una lettera al tessuto imprenditoriale cittadino e alla comunità dei tifosi biancorossi, la nuova società ha lanciato l’appello a una partecipazione aperta, attraverso un ruolo attivo come dirigente oppure con una sponsorizzazione. Il progetto punta su cinque punti fondanti “per restituire a Teramo una squadra di calcio solida e stabile“: patrimonializzazione della società per la realizzazione di una foresteria attraverso i fondi del credito sportivo o quelli disponibili, rifondazione del settore giovanile attraverso collaborazioni con le società della provincia, collegare lo sport alla cultura e al turismo, organizzare eventi culturali e musicali per attrarre altre risorse da investire nel calcio e, infine, sicuramente lo scoglio maggiore di questo libretto dei sogni, restituire in 4 anni lo stadio alla comunità locale.